Addofix 30 Compresse Riv 10mg
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Addofix 30 compresse riv 10mg

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DENOMINAZIONE
ADDOFIX 10 MG COMPRESSE RIVESTITE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci per disturbi funzionali gastrointestinali.
...
PRINCIPI ATTIVI:
Una compressa rivestita contiene: N-butilbromuro di joscina 10 mg.
ECCIPIENTI
Nucleo: calcio idrogeno fosfato anidro, amido di mais, amido pregelatinizzato, diossido di silice, acido tartarico, acido stearico. Rivestimento: povidone, saccarosio, talco, titanio diossido, macrogol 6000, cera carnauba, acacia spray-dried.
INDICAZIONI
Trattamento sintomatico delle manifestazioni spastico-dolorose del tratto gastroenterico e genito-urinario.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDARI
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Glaucoma ad angolo acuto. Ipertrofia prostatica o altre cause di ritenzione urinaria. Stenosi pilorica ed altre condizioni stenosanti il canale gastroenterico. Ileo paralitico, colite ulcerosa, megacolon. Esofagite da reflusso. Atonia intestinale dell'anziano e dei soggetti debilitati. Miastenia grave. Tachiaritmie cardiache. Bambini di eta' inferiore ai 6 anni.
POSOLOGIA
I seguenti dosaggi sono consigliati per adulti e ragazzi di eta' superiore ai 14 anni. 1-2 compresse rivestite 3 volte al giorno. Le dosi singole possono essere aumentate secondo il giudizio del medico. Nei bambini di eta' compresa tra i 6 ed i 14 anni occorre consultare il medico e seguire esattamente le sue indicazioni. Le compresse devono essere assunte intere con una adeguata quantita' di acqua.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
AVVERTENZE
In presenza di intenso dolore addominale di cui non e' nota la causa, che persista o peggiori, o che si manifesti insieme ad altri sintomi quali febbre, nausea, vomito, alterazioni nel movimento intestinale, sensibilita' addominale, diminuita pressione sanguigna, svenimento o sangue nelle feci, e' necessario rivolgersi immediatamente al medico. Gli anticolinergici possono prolungare il tempo di svuotamento gastrico e determinare stasi dell'antro. La somministrazione di farmaci anticolinergici puo' provocare un aumento della pressione intraoculare in pazienti in cui non sia stato diagnosticato e quindi non sia stato trattato il glaucoma ad angolo acuto. Quindi, in caso i pazienti accusino dolore ed arrossamento oculare con perdita della visione dopo la somministrazione del prodotto, essi si devono rivolgere urgentemente al medico oculista. Tutti gli antimuscarinici riducono il volume delle secrezioni bronchiali; di cio' bisogna tenere conto nel caso di soggetti con affezioni infiammatorie croniche ostruttive dell'apparato respiratorio. Gli anticolinergici devono essere usati con prudenza negli anziani, nei pazienti con turbe del sistema nervoso autonomo, nelle tachiaritmie cardiache, nell'ipertensione arteriosa, nell'insufficienza cardiaca congestizia, nell'ipertiroidismo e nei portatori di affezioni epatiche e renali. Prudenza deve anche essere usata nei pazienti affetti da glaucoma ad angolo acuto cosi' come nei pazienti suscettibili di stasi intestinale ed urinaria ed in quelli inclini a tachiaritmie. A causa della possibilita' che gli anticolinergici possano ridurre la sudorazione, il farmao deve essere somministrato con cautela nei pazienti con piressia. Il trattamento con dosi elevate non deve essere bruscamente interrotto. Gli effetti collaterali di minore entita' possono essere controllati riducendo opportunamente la dose; la comparsa di importanti manifestazioni secondarie richiede l'interruzione della terapia. Il medicinale contiene saccarosio.
INTERAZIONI
L'effetto anticolinergico di farmaci come gli antidepressivi tri- e tetraciclici, fenotiazine, butirrofenoni, antiistaminici, chinidina, antipsicotici, amantadina, diisopiramide e altri anticolinergici (per esempio tiotropio, ipratropio e composti simili all'atropina) puo' essere accentuato dal farmaco. Il trattamento concomitante con antagonisti della dopamina, come la metoclopramide, puo' determinare una riduzione dell'effetto di entrambi i farmaci sul tratto gastro-intestinale. La tachicardia indotta da farmaci beta-adrenergici puo' essere accentuata dal medicinale. Non assumere alcool durante la terapia. Poiche' gli antiacidi possono ridurre l'assorbimento intestinale degli anticolinergici, questi farmaci non debbono essere somministrati contemporaneamente.
EFFETTI INDESIDERATI
Molti degli effetti indesiderati elencati possono essere attribuiti alle proprieta' anticolinergiche del prodotto. Gli effetti secondari anticolinergici sono generalmente di lieve entita' ed autolimitanti. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni cutanee, orticaria, prurito; non nota: shock anafilattico, reazioni anafilattiche, dispnea, rash cutaneo, eritema ed altre manifestazioni di ipersensibilita'.
Patologie cardiache. Non comune: tachicardia. Patologie gastrointestinali. Non comune: secchezza delle fauci. E' stata osservata anche stipsi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: alterazioni della sudorazione. Patologie renali e urinarie. Rara: ritenzione urinaria. Patologie dell'occhio: midriasi, turbe dell'accomodazione, aumento del tono oculare. Patologie del sistema nervoso: sonnolenza. Dosi elevate possono determinare segni di stimolazione centrale e piu' gravi segni d'interferenza con il sistema nervoso, lo stato di coscienza e la funzione cardiorespiratoria.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Sono disponibili dati limitati relativi all'uso di N-butilbromuro di joscina in donne in gravidanza. Come misura cautelativa, e' preferibile evitare l'uso durante la gravidanza e l'allattamento. Non esistono informazioni sufficienti sull'escrezione del farmaco e dei suoi metaboliti nel latte umano.
[EAN: 8058333980355]